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Podere Poggio Scalette

Ufficio Via Barbiano, 7 – Loc. Ruffoli Greve in Chianti (FI) 50022 Italia Telefono ufficio: 055 85 46108 Fax ufficio: 055 85 46589 Sito web: http://www.poggioscalette.it

Biography

Foto di Podere Poggio Scalette

Il Podere Poggio Scalette nasce nel 1991, quando l’enologo Vittorio Fiore e sua moglie Adriana Assjé di Marcorà acquistano alcuni appezzamenti di terreno e un fabbricato rustico, abbandonati da anni, sulla collina di Ruffoli, tra Greve in Chianti e Panzano. Questa prima parte del corpo aziendale é stata ampliata nel 1996 con l’acquisizione di una proprietà adiacente, dotata di cantina e ampi fabbricati, che ha portato la proprietà a circa 35 ettari, di cui 15 a vigneto. Vittorio Fiore é uno del ristretto gruppo di enologi che ha fatto la storia del Rinascimento del vino italiano. Nato a Bolzano, formatosi tra gli istituti di San Michele all’Adige e Conegliano, é stato segretario dell’Associazione Enotecnici Italiani per poi intraprendere, alla fine degli anni 70, la strada della consulenza enologica in Toscana (e non solo). Nel Podere Poggio Scalette ha concentrato l’esperienza di una vita. Sotto la sua supervisione, a gestire l’attività aziendale sono oggi la moglie Adriana e soprattutto il figlio Jurij, diplomato a Beaune nel 1993, che dirige in pratica vigna e cantina. L’azienda é nata producendo un solo vino, il Carbonaione, che trae il nome dall’appezzamento di terreno sul quale sorge l’azienda. In seguito ha ampliato la sua gamma produttiva con un secondo vino, il Piantonaia, un merlot morbido e suadente, di buona concentrazione e complessità, ma deve la sua fama al primo, un maestoso sangiovese in purezza di perentoria pulizia ed eleganza, equilibrato e vigoroso allo stesso tempo. Il cru da cui lo ricava Fiore é un terreno collinare a terrazze ricche di galestro, argilloso-calcareo, esposto a ovest-sud-ovest a un’altitudine di circa 400 metri. Ma la sua peculiarità risiede anche nelle uve: il sangiovese del Carbonaione non é un sangiovese qualunque, ma scaturisce da viti che hanno un’età media di 70 anni. Furono infatti innestate su ceppi di ibrido americano nel periodo immediatamente successivo alla prima guerra mondiale, a partire dagli anni 20 del 1900: quelle di Poggio Scalette sono state le prime vigne a esser ricostruite, nell’area del Chianti Classico, dopo le devastazioni compiute dalla filossera alla fine del 1800. Costituiscono uno dei rarissimi esempi ancora esistenti di clone originario del cosiddetto sangiovese di Lamole, uno degli autentici monumenti dell’ampelografia chiantigiana, che un tempo veniva coltivato anche ad alberello.

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